Il kit del pellegrino
Lo zaino del pellegrino
L’equipaggiamento del pellegrino deve essere quanto più possibile essenziale e pratico. Viaggiare con lo zaino leggero, che non superi i 10 Kg di peso (acqua compresa), è fondamentale per la buona riuscita del pellegrinaggio! Lo zaino perfetto non è difficile da realizzare. Basta solo che il pellegrino lo prepari seguendo delle best practice:
lo zaino deve essere di ottima qualità, avere un volume compreso tra i 35 e i 45 litri, e avere quante più modalità di regolazione possibili
bisogna prediligere l’abbigliamento tecnico sintetico, più leggero e versatile, che si asciuga rapidamente e occupa meno spazio
il sacco a pelo deve essere leggerissimo, meglio se sotto al 1 Kg di peso
sì al kit medico di prima emergenza, al cellulare, alla borraccia o sacca di acqua, agli indumenti di ricambio, al sapone di marsiglia (ideale per corpo e bucato), alle informazioni sul cammino
I fondamentali del viaggio
Cosa portare nello zaino? Molto dipende dalla tratta che si intende affrontare: trovarsi sulle Alpi o sull’Appennino non è come camminare in pianura. Tuttavia, ci sono delle cose che possono essere definite fondamentali per il viaggio e che non variano di molto a seconda della stagione.
Elenchiamo l’equipaggiamento veramente indispensabile ad affrontare correttamente il cammino:
Scarpe da trekking mai nuove, sempre già collaudate e di altissima qualità, alte alla caviglia.
Sacco lenzuolo o sacco a pelo leggero.
Sandali, utili per far riposare il piede e per fare la doccia.
Pile, meglio se uno leggero e uno un po’ più pesante per la notte.
Cappello a tesa larga, di materiale leggero e traspirante, per proteggersi dal sole e dal vento.
Giacca a vento e copri zaino impermeabili.
Pantaloni lunghi e corti (un paio), in tessuto tecnico.
3 magliette tecniche traspiranti.
Pigiama o tuta, per dormire o stare comodi mentre si riposa.
3 paia di mutande e 3 paia di calze da trekking anti vescica.
Costume da bagno e asciugamano tecnico in microfibra.
Borraccia da 1 litro o sacca d’acqua con cannuccia.
Occhiali da sole e crema solare.
Medicinali, sapone di marsiglia (va bene per corpo, capelli e bucato), spazzolino e dentifricio.
Qualche busta di plastica per separare i capi sporchi o i rifiuti, oppure per avvolgere i beni in caso di pioggia.
Spille da balia per stendere i panni attaccandoli allo zaino.
Ago e filo, coltellino multiuso, torcia elettrica frontale.
Una guida di qualità al percorso, documenti di identità, la credenziale del pellegrino.
Inverno, solo per veri esperti
Intraprendere il viaggio sulla Via Francigena con il freddo è più complicato che farlo d’estate: il peso dello zaino aumenta, il percorso si fa più difficile e complicato, ci si può imbattere nella pioggia, nella neve o nel ghiaccio, asciugare gli indumenti diventa estremamente complicato. Nello zaino del pellegrino, in estate così come in inverno, non possono mancare i fondamentali che abbiamo già elencato.
La Via Francigena non è un percorso tecnicamente difficile, ma chi non è veramente esperto dovrebbe evitare il cammino in inverno. In ogni caso, occorre pianificare il viaggio nel dettaglio e informarsi con largo anticipo sull’apertura e la presenza di riscaldamento nelle strutture di accoglienza. I mesi migliori per affrontare il cammino sulla Via Francigena rimangono, infatti, quelli che vanno da maggio a settembre: tra marzo e aprile c’è ancora il rischio di trovare neve, ghiaccio e pioggia, quindi meglio evitare. Ultima, importante osservazione: in inverno il passo del Gran San Bernardo (Val d’Aosta) è chiuso!